L’innovazione tecnologica ha concretamente rivoluzionato la vita di tutti i giorni. Lavorare, fare la spesa, comprare: tutto oggi è semplificato e diversificato grazie a servizi e applicazioni hi-tech. Il nostro stesso modo di agire e di essere consumatori è cambiato, contribuendo alla crisi del retail e allo sviluppo dell’ecommerce.
Ma chi crede che il futuro sia tutto nel web sbaglia, in quanto colossi come Amazon e Facile.it hanno deciso di puntare sul negozio fisico andando in controtendenza con la situazione attuale.
A quanto pare, non sarà il web a decretare la fine del retail, ma il futuro sarà tutto di quelle aziende che riusciranno a bene bilanciare l’online e il retail, creando un mix di ottime opportunità per il cliente.
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La situazione italiana
A causa della crescita esponenziale dell’ecommerce, sempre più negozi falliscono, ricreando completamente l’urbanistica della città. L’Ufficio Economico Confesercenti ha rilasciato dati significativi per comprendere il trend del settore: nel 2016 l’ambito del retail ha registrato una diminuzione pari a 7,7 miliardi di euro. Ciò significa 300 euro di spesa in meno a famiglia rispetto a sette anni fa. Oggi è più semplice cliccare e farsi spedire ciò che vogliamo, poiché questo comporta minor tempo da dedicare allo shopping e spesso qualche sconto in più. In Italia l’ecommerce registra una crescita del 17% all’anno, un trend lento ma costante.
Ma non tutti puntano solo al web. Ne è esempio Amazon, che pochi mesi fa ha stretto un accordo commerciale con la catena di supermercati Whole Foods Market, secondo sul quale la spesa verrà addebitata sul conto Amazon dell’acquirente. Si stratta solo di una delle soluzioni che provano a combinare con successo l’ecommerce e il retail, offrendo un nuovo servizio.