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Pasta cotta abbandonata nel bosco, cos’è successo

Ben 200 kg di pasta cotta abbandonata nel bosco. Il mistero su cosa sia potuto accadere. Il New York Times l’ha già ribattezzato come il “Pasta-Gate”, “il più grande scandalo” legato alla pasta. Otto metri per 200 chili di spaghetti e fusilli già cotti sono stati scaricati vicino al ruscello del bosco di Old Bridge, in New Jersey, negli Stati Uniti. A fotografare questa sorta di isola di pasta cotta è stata una residente della nota località turistica, Nina Jochnowitz, che l’ha pubblicata su Facebook. Ma, tempo poche ore, e il mistero si risolve. Le autorità del posto hanno scoperto che l’autore del gesto è un veterano di guerra che si è liberato delle scorte di cibo trovate a casa della madre dopo la sua morte. In città questo episodio ha riacceso il dibattito sul problema dello scarico illegale dei rifiuti. Il sindaco di Old Bridge, Owen Henry, ha affermato che, se l’uomo avesse contattato l’amministrazione, gli sarebbero stati suggeriti altri metodi per liberarsi della pasta. Come ad esempio donarla ad un banco alimentare.
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200 kg di pasta cotta abbandonata in un bosco negli Usa.
Un dettaglio della pasta trovata abbandonata nel bosco

“Pasta-gate”, pasta cotta abbandonata nel bosco, cos’è successo?

Sono diverse le speculazioni sui 200 kg di pasta cotta abbandonata nel bosco. L’autrice delle foto diventate virali, Nina Jochnowitz, si è candidata per un posto come funzionaria nell’amministrazione del paese di Old Bridge, 67 mila abitanti. Un residente l’ha avvisata e lei si è recata sul posto, rimanendo scioccata, come ha raccontato al New York Times. In modo meno fantasioso di quanto si potrebbe pensare, l’enorme quantità di pasta lasciata sulle rive del ruscello del paese rurale di Old Bridge è legato a problematiche reali.

La spiegazione, infatti, sarebbe dovuta alle carenze del sistema di smaltimento dei rifiuti da parte dell’amministrazione locale. Il ruscello che attraversa la città, è diventato da tempo una discarica a cielo aperto, pieno di rifiuti illegali. L’area è stata ripulita poco dopo la denuncia, ma si sta cercando di risalire a chi abbia potuto produrre quel quantitativo di pasta, arrivando a scaricarlo indisturbato.

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