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Ucraina, attacco di droni alla nave spia russa nel Mar Nero: è mistero

In Ucraina i droni attaccano nave spia russa nel Mar Nero. Nel Mar Nero, una serie di episodi ancora avvolti nel mistero sta aumentando la tensione. Secondo il ministero della Difesa russo, una nave spia di Mosca è stata attaccata da imbarcazioni a controllo remoto. L’assalto è avvenuto all’alba, a circa settanta chilometri a nord del Bosforo, una zona distante più di cinquecento chilometri da Odessa e situata lungo la rotta mercantile che collega al Mediterraneo.
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Nave russa sul Mar Nero
Nave russa sul Mar Nero

I droni attaccano nave spia russa sul Mar Nero

Misterioso avvenimento al largo del porto di Odessa. I droni attaccano nave spia russa sul Mar Nero. L’obiettivo dell’incursione è stata la “Ivan Khurs”, il battello spia più moderno della marina russa, entrato in servizio nel 2018. Si tratta di un’unità lunga 95 metri con un equipaggio di 131 uomini, specializzata nell’intercettare le comunicazioni radio e nelle contromisure elettroniche. A bordo sono presenti solo alcune mitragliere di piccolo calibro per la difesa ravvicinata.

L’attacco sarebbe stato condotto contemporaneamente da tre droni navali, ma secondo il canale Rybar, la “Ivan Khurs” sarebbe riuscita a respingerli. Gli ucraini hanno sviluppato e prodotto in serie un mezzo navale telecomandato con una testata esplosiva, già utilizzato più volte per colpire le basi russe in Crimea. Questi barchini, che si muovono a filo d’acqua e non sono rilevabili dai radar, non hanno un’autonomia sufficiente per raggiungere una distanza così grande: l’incursione avrebbe richiesto una nave di supporto nel Mar Nero.

Le dinamiche e le conseguenze dell’attacco di droni alla nave russa

Poco dopo, il ponte che collega la Crimea alla Russia è stato chiuso, ufficialmente per un’esercitazione. Il viadotto era stato gravemente danneggiato da un camion bomba lo scorso ottobre ed era stato riaperto ai veicoli alla fine di febbraio e solo tre settimane fa ai treni. Questa infrastruttura è vitale per garantire rifornimenti alle truppe russe che occupano l’Ucraina.

Nel tardo mattino, l’attività di ricognizione della Nato si è intensificata nel Mar Nero. Un drone statunitense GlobalHawk, decollato da Sigonella, ha sorvolato l’area in cui si presume sia avvenuto l’attacco contro la “Ivan Khurs” e successivamente si è spostato nell’area a sud della Crimea. Nel frattempo, un grande aereo spia britannico Boeing Rivet Joint ha iniziato a volare al largo delle coste della Romania, accompagnato da una coppia di caccia Eurofighter Typhoon. Questa precauzione è stata presa dalla Royal Air Force dopo che un caccia russo aveva lanciato un missile verso un altro Boeing britannico lo scorso autunno.

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