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Berlusconi, chi si oppone al lutto nazionale: “Non nel nostro nome”

C’è chi si oppone al lutto nazionale per Silvio Berlusconi, previsto domani, mercoledì 14 giugno. È la prima volta che il lutto nazionale viene applicato a un presidente del Consiglio. La decisione del governo di Giorgia Meloni di dichiarare lutto nazionale per la morte di Silvio Berlusconi non è stata accolta positivamente da tutti. A partire da Rosy Bindi, che un Berlusconi all’apice del suo potere offese pesantemente. “Inopportuno, ha segnato in negativo la storia d’Italia”, dice l’ex presidente Pd a Repubblica. Più volte presa di mira con offese e barzellette “Non mi chiese mai scusa, ma non me l’aspettavo: ostentava forza maschile e padronale sulle donne. Da credente gli auguro di riposare in pace, ma non si può dimenticare che è responsabile, non da solo, dei molti problemi che oggi vive il Paese”.
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Silvio Berlusconi

“Non nel mio nome”: chi si oppone al lutto nazionale per Silvio Berlusconi

Chi si oppone al lutto nazionale per Silvio Berlusconi. Oltre a Rosy Bindi, anche Paolo Romano, consigliere regionale lombardo del Partito Democratico, ha scritto: “Presidente Meloni, questo periodo di lutto nazionale non è a mio nome”. È importante fare una precisazione sull’argomento. I funerali di Stato, completamente finanziati dallo Stato, sono un diritto garantito per legge ad ogni ex presidente del Consiglio. Berlusconi ha ricoperto quella carica per ben quattro volte. D’altra parte, la dichiarazione di lutto nazionale è un atto discrezionale del governo e, fino ad ora, non era mai stata adottata per la morte di un ex presidente del Consiglio. In passato, è stata proclamata per Carlo Azeglio Ciampi e Giovanni Leone, ma entrambi hanno ricoperto anche la carica di Presidente della Repubblica, carica attualmente occupata da Sergio Mattarella.
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Questo fatto è stato sottolineato anche dal consigliere regionale Romano, il quale ha ricordato che il fondatore di Forza Italia è stato “condannato per frode fiscale, ha intrattenuto accordi economici con Cosa Nostra e ha fatto votare al Parlamento italiano perché Ruby fosse riconosciuta come nipote del presidente egiziano, mettendoci in ridicolo in Europa e nel resto del mondo a causa delle sue questioni private”.
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E qualcuno organizza anche una festa

Ci sono state polemiche anche riguardo alla festa organizzata dal circolo Arci Blob di Arcore per celebrare la morte dell’ex primo ministro. Alessandro Corbetta, brianzolo e capogruppo della Lega in Regione Lombardia, ha commentato dicendo che si trattava di uno spettacolo indecente. La festa, chiamata dagli organizzatori “Dipartyto”, è stata definita da Corbetta come un livello di bassezza deplorevole raggiunto da Arci Blob. La Lega esprime la massima solidarietà e rinnova le condoglianze alla famiglia Berlusconi.

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