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Carlo Rovelli non aprirà più la Fiera del Libro di Francoforte: “Punito dal Governo”

Il fisico e divulgatore, Carlo Rovelli, escluso dalla Fiera del Libro di Francoforte. L’Italia tornerà a essere la nazione ospite d’onore alla Buchmesse del 2024, dopo trentasei anni dall’ultima volta. Rovelli aveva avuto l’incarico di aprire la manifestazione con una lectio magistralis. Ma è appena arrivata la lettera del commissario straordinario che coordinerà l’evento, Riccardo Franco Levi, che ritira l’invito. Un fatto gravissimo, che ha tutta l’aria della vendetta. L’autore aveva rivolto parole durissime al Governo, e in particolare al ministro della Difesa, Guido Crosetto, al Concertone del Primo Maggio. “Ci sono dei piazzisti degli strumenti di morte che pensano solo a fare cassa”, aveva detto. Parlando di chi vende armi in Ucraina, e in particolare del lobbista Crosetto, in palese conflitto di interessi per il suo ruolo al governo.
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Primo Maggio Rovelli Crosetto
Le accuse di Carlo Rovelli dal palco del Primo Maggio a Roma, contro il Governo e contro Crosetto

Rovelli escluso dalla Fiera del Libro di Francoforte: la lettera e la replica

Ecco la lettera con la quale il commissario straordinario per la manifestazione, Riccardo Franco Levi, comunica a Carlo Rovelli di essere escluso dalla Fiera del Libro di Francoforte. “Professore carissimo, è con grande pena che mi accingo a scriverle questa lettera. Con grande pena ma senza infingimenti”.

“Il clamore, l’eco, le reazioni che hanno fatto seguito al suo intervento al concerto del Primo Maggio mi inducono a pensare, mi danno, anzi, la quasi certezza, che la sua lezione che così fortemente avevo immaginato e voluto per la cerimonia di inaugurazione della Buchmesse con l’Italia Ospite d’Onore diverrebbe l’occasione non per assaporare, guidati dalle sue parole, il fascino della ricerca e per lanciare uno sguardo ai confini della conoscenza, ma, invece, per rivivere polemiche e attacchi“.

“Ciò che più di ogni altra cosa sento il dovere di evitare, e di questo mi prendo tutta, personale la responsabilità, è che un’occasione di festa e anche di giusto orgoglio nazionale, si trasformi in un motivo di imbarazzo per chi quel giorno rappresenterà l’Italia. E non le nascondo la speranza che il nostro Paese sia rappresentato al massimo livello istituzionale. Sono portato a pensare che lei per primo avrà immaginato gli scenari che le sue parole avrebbero aperto”.

A dare la notizia è stato lo stesso professore sulla sua Pagina Facebook. Laconico il suo commento. “L’Italia mi ha chiesto di rappresentarla alla cerimonia di apertura della Fiera del Libro di Francoforte, ma siccome ho osato criticare il ministro della difesa, il mio intervento è stato cancellato“. Nelle risposte al post si legge di rimandi alla censura e al fascismo.

Fiera del Libro di Francoforte, cos’aveva detto Rovelli

Così aveva detto il professore sul palco di Piazza San Giovanni: “In Italia, il ministro della Difesa è stato vicinissimo a una delle più grandi fabbriche di armi nel mondo, Leonardo”, sottolineando, poi, che al governo ci sono “piazzisti di strumenti di guerr”» che costruiscono strumenti di morte “per ammazzarci l’un l’altro”.

Anche questa volta, il ministro Crosetto si è giustificato ribadendo: “Vorrei che si evitasse di tirare in ballo me, che non so nulla di questa vicenda, ma soprattutto che sono stato il primo a gettare acqua sul fuoco rispondendo a pesanti insulti con un invito a cena”. Rovelli aveva già declinato l’invito spiegando che non era un fatto personale, ma una constatazione sullo stato delle cose in Italia. Oggi la decisione del commissario straordinario, che è impossibile non ascrivere a un diktat del governo.

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