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I borghi italiani, oggi spopolati, possono rifiorire grazie politiche incentivanti

Belli e muti testimoni di un tempo passato: sono i borghi italiani che costellano la nostra penisola, isole comprese.
Questi piccoli paesini dove la vita si svolgeva con ritmi differenti di quelli imperanti nei grandi centri, hanno vissuto un graduale spopolamento che ha provocato, in moltissimi casi, un vero e proprio abbandono.
Esplorarli è come fare un salto all’indietro nel tempo e respirare atmosfere dimenticate e sconosciute ai più.
Se esistono borghi altamente scenografici che hanno mantenuto e, addirittura vitalizzato lo standard di vita degli abitanti, ce ne sono migliaia che continuano a vedere il progressivo impoverimento dei residenti.
Per contrastare questo fenomeno che, a lungo andare, provocherebbe il totale abbandono di paesini che meriterebbero altra sorte, sono molti i sindaci che in differenti regioni hanno abbracciato un percorso che tende a stimolare il ripopolamento dei comuni da loro amministrati.

La politica degli incentivi locali

L’input è fornito dal mettere in vendita delle case disabitate al simbolico prezzo di un euro.
Dalla Sardegna all’Abruzzo, dalla Sicilia alla Toscana e Lazio, si possono trovare opportunità interessanti per tutti coloro che vogliono divenire proprietari di una casa dove trascorrere week-end e vacanze o, addirittura, abitare in modo definitivo.
Non c’è alcun trucco e neppure inganno ma, ovviamente, delle condizioni da rispettare che sono più o meno identiche per tutti.
Borghi


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L’esempio del comune di Ollolai

Prendendo il comune di Ollolai in provincia di Nuoro, come esempio, la condizione imposta da parte del sindaco è quella che chi decide di ‘investireun euro per acquistare una casa, deve anche impegnarsi a ristrutturarla entro un certo arco di tempo e di abitarci per qualche mese durante l’anno.
L’iniziativa di questo paesino ubicato nel cuore della selvaggia Barbagia, ha avuto un notevole riscontro soprattutto dall’estero, tanto che le richieste arrivano da Russia, USA, Francia, Australia, Olanda e ovviamente anche dall’Italia.
Nel caso specifico, si tratta di un progetto che ha visto luce circa tre anni fa e che si propone di recuperare il centro storico grazie ad una legge regionale.
C’è chi ad Ollolai ha acquistato per un euro, un rudere in pieno centro composto da un piano rialzato, due cortili ed un magazzino che presentava muri in rovina, infissi scardinati e problemi di ogni tipo ma che, dopo un lavoro di ristrutturazione oggi è un luogo dove viverci in modo confortevole con quattro camere da letto, soggiorno, servizi.
Oltre che a rivitalizzare il borgo, l’iniziativa tende anche a creare opportunità di lavoro per la locale manodopera che si trova ad essere coinvolta nella ristrutturazione.
Ollolai era abitato da circa duemila persone fino agli anni sessanta, ossia il doppio dell’attuale popolazione. Oggi, grazie a questa iniziativa, molti sono i figli di emigrati che intendono venire a viverci almeno qualche mese all’anno e che hanno acquistato case che stanno facendo ristrutturare.
E’ una riqualificazione che tende a dare nuovo smalto ad un borgo destinato a scomparire come accaduto ad altri paesi che restano solo nei ricordi di chi li ha abitati.
Questo borgo dell’alta Barbagia (è ubicato a 900 metri d’altitudine), è solo un esempio di quanto sta avvenendo da qualche tempo nel nostro Paese per rivivificare paesi e borghi che sono in procinto di perdersi per sempre.

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Più che un esempio, un impegno di molti

I sindaci che hanno lanciato l’interessante iniziativa hanno come unico obiettivo quello di ripopolare il comune da loro amministrato e di incentivare delle potenzialità spesso messe da parte e poco sfruttate.
E’ sufficiente il simbolico prezzo di 1 euro e la garanzia di una cauzione o di una fideiussione e l’impegno di ristrutturare l’immobile entro un certo periodo di tempo, per diventare proprietari di una casa da far tornare a vivere come avveniva in passato.

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