Gentiloni Archivi - Business.it https://www.business.it/tag/gentiloni/ I segreti del potere - Notizie e retroscena Sat, 04 Jul 2020 09:24:25 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.5.3 https://www.business.it/wp-content/uploads/2023/01/cropped-Favicon_Business.it_-32x32.jpg Gentiloni Archivi - Business.it https://www.business.it/tag/gentiloni/ 32 32 Ipotesi Gentiloni per il dopo Mattarella: un nome che piace molto all’Ue https://www.business.it/ipotesi-gentiloni-per-il-dopo-mattarella-un-nome-che-piace-molto-allue/ Sat, 04 Jul 2020 09:24:25 +0000 https://www.business.it/?p=66801 In un governo alle prese con mille tensioni, in cui si ragiona ormai in maniera spedita sull’ipotesi di un rimpasto che serva a tacitare gli animi e togliere di mezzo le figure più discusse (in primis la Azzolina), c’è un argomento che continua a tenere banco, al momento non urgente ma di importanza capitale: trovare… Leggi tutto »Ipotesi Gentiloni per il dopo Mattarella: un nome che piace molto all’Ue

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In un governo alle prese con mille tensioni, in cui si ragiona ormai in maniera spedita sull’ipotesi di un rimpasto che serva a tacitare gli animi e togliere di mezzo le figure più discusse (in primis la Azzolina), c’è un argomento che continua a tenere banco, al momento non urgente ma di importanza capitale: trovare il successore di Mattarella. Non è un mistero, d’altronde, che per Pd e Italia Viva la scelta del nuovo presidente della Repubblica sia uno dei motivi per cui l’esperienza giallorossa non è ancora terminata.L’obiettivo principale è quello di evitare che la scelta del capo dello Stato, nonché presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, possa cadere nelle mani del centrodestra. E proprio per questo è fondamentale evitare le elezioni in un momento in cui Salvini & co. potrebbero uscirne vincitori. Con l’interrogativo di fondo che, però, rimane immutato: chi sarà il successore di Mattarella?Nelle scorse settimane si era discusso parecchio dell’ipotesi di un bis del presidente, sulla falsariga di quanto accaduto con Giorgio Napolitano. Ma in queste ultime ore il Pd ha iniziato ad alzare la voce, rivendicando il proprio ruolo chiave per la tenuta del governo e avanzando una serie di ipotesi che vanno da Romano Prodi a Walter Veltroni. Renzi, di contro, ragiona sul nome di Pier Ferdinando Casini. A prendere piede con più forza di altri, però, è il nome di Paolo Gentiloni.Gentiloni ha dalla sua l’apprezzamento delle principali cancellerie europee, che ne apprezzano il rigore e l’equilibrio nello svolgimento delle sue funzioni. E considerando che il futuro presidente della Repubblica dovrà innanzitutto smorzare le spinte anti-Ue, la sua figura potrebbe garantire il mantenimento degli impegni presi in questi anni. E allontanare gli spauracchi di Salvini da Bruxelles. Un dettaglio per niente da poco.

Gemelline di 26 giorni sbranate dal cane di famiglia: “Era geloso”

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Gentiloni agli Affari economici, ma senza la vicepresidenza Ue https://www.business.it/gentiloni-agli-affari-economici-ma-senza-la-vicepresidenza-ue/ Mon, 09 Sep 2019 13:20:38 +0000 https://www.business.it/?p=51788 L’Italia si prepara a portare a casa il suo personalissimo bottino, figlio delle trattative con Bruxelles: la candidatura di Paolo Gentiloni a Commissario Europeo porterà infatti in dote il portafoglio agli Affari economici ma senza la vicepresidenza della Commissione europea, promessa a Giuseppe Conte al consiglio europeo sulle nomine prima dell’estate.A lanciare l’indiscrezione è l’Huffington… Leggi tutto »Gentiloni agli Affari economici, ma senza la vicepresidenza Ue

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L’Italia si prepara a portare a casa il suo personalissimo bottino, figlio delle trattative con Bruxelles: la candidatura di Paolo Gentiloni a Commissario Europeo porterà infatti in dote il portafoglio agli Affari economici ma senza la vicepresidenza della Commissione europea, promessa a Giuseppe Conte al consiglio europeo sulle nomine prima dell’estate.A lanciare l’indiscrezione è l’Huffington Post. “La nuova presidente Ursula von der Leyen presenterà la sua nuova squadra domattina a mezzogiorno a Palazzo Berlaymont. Intorno ai portafogli che saranno assegnati c’è il massimo riserbo. Ma da quello che trapela, Roma non otterrebbe più la vicepresidenza a favore però dell’assegnazione di una delega davvero di peso come gli Affari economici”. Del resto, nemmeno l’attuale commissario agli Affari economici Pierre Moscovici è vicepresidente della Commissione. Comunque il lavoro di von der Leyen per comporre la squadra non è ancora terminato. I rumors che trapelano non sono scolpiti sulla pietra alla luce del fatto che la nuova presidente sta cercando un difficile equilibrio geografico e politico oltre che di genere (quest’ultimo è stato raggiunto) nella nuova Commissione.

Ma la direzione nella quale von der Leyen sta lavorando è proprio questa: per l’Italia gli Affari economici, senza vicepresidenza. Se così andasse, è chiara fin da ora l’impostazione del governo italiano, sostenuto in questo dalla Francia e anche dalla Germania che è in recessione. L’obiettivo è rivedere il patto di stabilità e crescita a favore di politiche più flessibili e incentrate sugli investimenti. Ne ha parlato Conte nel suo discorso oggi alla Camera prima del voto di fiducia sul nuovo governo Pd-M5S.

Lega-Fdi, in Aula come allo stadio: urla e cori durante il discorso di Conte

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Renzi punta il dito: “Ecco chi vuole far saltare l’accordo tra il Pd e 5 Stelle” https://www.business.it/renzi-punta-il-dito-ecco-chi-vuole-far-saltare-laccordo-tra-il-pd-e-5-stelle/ Fri, 23 Aug 2019 10:40:39 +0000 https://www.business.it/?p=51132 Una lezione per duecento ragazzi under 30 alla scuola di formazione politica di Barga, a Garfagnana, quella tenuta da Matteo Renzi sui temi dei media e della figura dello “spin doctor”. Un incontro che si è trasformato però anche in un’occasione per andare all’attacco di Paolo Gentiloni, presidente del Pd e suo successore ai tempi… Leggi tutto »Renzi punta il dito: “Ecco chi vuole far saltare l’accordo tra il Pd e 5 Stelle”

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Una lezione per duecento ragazzi under 30 alla scuola di formazione politica di Barga, a Garfagnana, quella tenuta da Matteo Renzi sui temi dei media e della figura dello “spin doctor”. Un incontro che si è trasformato però anche in un’occasione per andare all’attacco di Paolo Gentiloni, presidente del Pd e suo successore ai tempi in cui era presidente del Consiglio. Renzi lo ha accusato senza troppi giri di parole di aver provato a far saltare l’intesa tra Pd e Cinque Stelle. Oltre che contro Gentiloni, l’ex premier ha puntato il dito contro due testate, Repubblica ed HuffingtonPost (“guarda caso dello stesso editore”, spiega) che si sarebbero fatte manipolare. Un discorso che è stato registrato e che è diventato in qualche ora di dominio pubblico.“È Paolo Gentiloni che ha fatto passare il messaggio di una triplice richiesta di abiura da parte del Pd ai 5Stelle”, ha detto Renzi ai ragazzi parlando delle tre condizioni del Nazareno al Movimento: l’ex premier si è riferito in particolare al no alla riforma sul taglio dei parlamentari come è stata scritta e votata fino ad oggi. Aggiungendo poi: “I Cinquestelle ci avevano detto ‘noi ci stiamo se ci garantite che possiamo arrivare almeno al referendum sul taglio dei parlamentari’. L’ala trattativista, guidata da Franceschini, aveva detto: ‘A noi va bene se garantite dei contrappesi'”.A quel punto l’attacco a Gentiloni: “Il modo in cui lo spin è stato passato è un modo finalizzato a far saltare tutto. Gentiloni era al Colle ma non ha aperto bocca. Non ha detto nella sede ufficiale ciò che pensava. Ma lo ha detto a due giornali”. Poi Renzi ha esaminato le conseguenze di questo messaggio: “La parte dei 5Stelle che vuol far saltare tutto – legata a Di Battista e Paragone – a quel punto ha detto ‘Zingaretti è Giuda’. E in questo rilancio il messaggio M5S è stato: ‘Noi andremo da Mattarella a dire mai con il Pd'”.

Infine Renzi ha accusato i giornali di aver predisposto “una narrativa” in cui Conte è un “grande statista” e il bipolarismo è tra Conte e Salvini. “Nel Pd, ove vi fosse la rottura, sarà un caos. Se uno, contravvenendo alle regole interne, con un spin fa saltare tutto non è detto che il Pd arrivi tutto insieme alle elezioni”.

Salvini le prova tutte: pronto a offrire a Di Maio il ruolo di premier

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Ritorno al passato: il nome nuovo per guidare il Pd che arriva da non troppo lontano. La sfida a Renzi e Zingaretti https://www.business.it/il-pd-pensa-a-gentiloni-come-figura-per-fare-da-collante-tra-le-varie-anime-del-partito/ Fri, 09 Nov 2018 11:10:12 +0000 https://www.business.it/?p=34957 Continuano le grandi manovre in casa Pd, con le voci che continuano a rincorrersi e i big impegnati nella difficile ricerca di un equilibrio che impedisca ulteriori scissioni interne e porti il partito alle europee nel miglior modo possibile. Il nome che continua a girare è quello di Paolo Gentiloni, considerato la figura perfetta per… Leggi tutto »Ritorno al passato: il nome nuovo per guidare il Pd che arriva da non troppo lontano. La sfida a Renzi e Zingaretti

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Continuano le grandi manovre in casa Pd, con le voci che continuano a rincorrersi e i big impegnati nella difficile ricerca di un equilibrio che impedisca ulteriori scissioni interne e porti il partito alle europee nel miglior modo possibile. Il nome che continua a girare è quello di Paolo Gentiloni, considerato la figura perfetta per evitare una guerra fratricida e vestire i panni di candidato unico alla segreteria. Lo scenario alternativo, quello che tutti vogliono evitare, è la polarizzazione Zingaretti-Mirmiti, con quest’ultimo sostenuto dall’ala renziana.Come ricorda l’Avvenire, Renzi in questi giorni si riunirà con i suoi fedelissimi al Teatro Nuovo di Salsomaggiore Terme per un seminario. Il nome Gentiloni non è al momento nei suoi pensieri, un’ipotesi che non stuzzica la fantasia dell’ex premier ma che potrebbe presto materializzarsi in queste settimane di partite a scacchi. E che si scontra anche con l’altra metà dello schieramento Pd, con Zingaretti che al momento non vuole saperne di ritirare la propria candidatura.Insomma, la strada che porta a Gentiloni è particolarmente impervia, anche se sembra farsi più dolce di ora in ora. Un ruolo chiave potrebbe giocarlo il segretario uscente Martina, al quale molti chiedono di farsi avanti perché considerato personaggio in grado di fare da collante tra le varie anime del partito e che però potrebbe caldeggiare proprio l’ipotesi del successore di Renzi a Palazzo Chigi. I tempi non sono ancora strettissimi ma gli elettori non sono per niente felici dell’immobilismo dem.Urge ricostruire, e presto, un’alternativa all’asse gialloverde. Rimboccarsi le macchine e risalire la china dopo una delle più clamorose disfatte elettorali della storia politica italiana. Intanto la commissione Statuto del Pd ha deciso intanto che non ci saranno modifiche alle regole prima del Congresso: niente separazione dunque tra la figura del segretario e quella del candidato premier, come era stato anticipato in questi giorni. 

Il volto della “bestia”: chi si nasconde davvero dietro i successi di Salvini

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Altro che Di Maio e Salvini! Il sogno proibito degli italiani: tutti lo vorrebbero premier, al posto di Conte https://www.business.it/mario-draghi-e-il-premier-che-gli-italiani-sognano-il-sondaggio-a-sorpresa/ Thu, 01 Nov 2018 16:18:58 +0000 https://www.business.it/?p=34519 Salvini e Di Maio? No, o meglio non solo. Gli italiani avranno ancora un indice di apprezzamento alto nei confronti dell’esecutivo, ma nel ruolo di Presidente del Consiglio non vorrebbero vedere né il leader del Carroccio né tanto meno quello del Movimento Cinque Stelle. A rivelarlo è un sondaggio molto sorprendente realizzato da GPF- Inspiring… Leggi tutto »Altro che Di Maio e Salvini! Il sogno proibito degli italiani: tutti lo vorrebbero premier, al posto di Conte

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Salvini e Di Maio? No, o meglio non solo. Gli italiani avranno ancora un indice di apprezzamento alto nei confronti dell’esecutivo, ma nel ruolo di Presidente del Consiglio non vorrebbero vedere né il leader del Carroccio né tanto meno quello del Movimento Cinque Stelle. A rivelarlo è un sondaggio molto sorprendente realizzato da GPF- Inspiring Research e i cui esiti sono stati diffusi in anteprima da Dagospia. Il risultato? A Palazzo Chigi la maggioranza degli intervistati vorrebbe vedere Mario Draghi.Il presidente della Bce ha ottenuto risultati molto più che incoraggianti, collezionando quasi il 30% del gradimento da parte del campione utilizzato per la ricerca, precisamente fermandosi al 29,2%. Il segreto del suo successo? Uno stile decisamente poco in linea con gli ultimi, esasperati tempi fatti di polemiche aggressive e toni urlati. Molto più britis, molto meno aggressivo di tanti altri personaggi che popolano il mondo della politica e dell’economia italiana e internazionale.Subito dietro Draghi ci sono invece due nomi decisamente meno inaspettati: quelli del numero uno della Lega, Matteo Salvini (con il 23,9%) seguito dal collega vicepremier del Movimento Cinque Stelle Luigi Di Maio (22,5%). Solo in quarta posizione, invece, l’attuale Presidente del Consiglio Giuseppe Conte (21,7%), forse troppo schiacciato dalla presenza di due personalità così ingombranti all’interno del governo. Chiude la top five in qualità di prossimo Presidente del Consiglio preferito dagli italiani l’attuale Presidente della Camera, Roberto Fico (19,7%), che precede di poco Emma Bonino (17,3) e l’ex premier Paolo Gentiloni (17,3%). A seguire Alessandro Di Battista (16,8%), Matteo Renzi (16,2%), Minniti (15,8%) e Zingaretti (15,8%), quest’ultimo pronto a scalare le gerarchie del Pd.

“Oggi dico basta”. Lettera a sorpresa di Tiziano Renzi che spiazza tutti: cosa ha scritto

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Le banche italiane? Le salva il Pd! Salvini e Di Maio, che imbarazzo: per scongiurare la crisi, serve l’aiuto dei nemici giurati https://www.business.it/salvini-e-di-maio-pronti-a-ricorrere-ai-fondi-gentiloni-per-salvare-le-banche/ Fri, 26 Oct 2018 10:28:06 +0000 https://www.business.it/?p=34105 E se davvero le banche italiane fossero travolte dal crollo di fiducia dei mercati verso l’Italia, se la crescita costante dello spread finisse per metterle in crisi a causa dell’aumento dei rendimenti sui titoli di Stato?  Il governo gialloverde ha un piano b a disposizione per tamponare un’eventualità del genere. Ed è ricorrere ai fondi… Leggi tutto »Le banche italiane? Le salva il Pd! Salvini e Di Maio, che imbarazzo: per scongiurare la crisi, serve l’aiuto dei nemici giurati

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E se davvero le banche italiane fossero travolte dal crollo di fiducia dei mercati verso l’Italia, se la crescita costante dello spread finisse per metterle in crisi a causa dell’aumento dei rendimenti sui titoli di Stato?  Il governo gialloverde ha un piano b a disposizione per tamponare un’eventualità del genere. Ed è ricorrere ai fondi stanziati nel gennaio del 2017, o almeno a quella parte rimasta dopo il salvataggio di Monte Paschi di Siena, della Popolare di Vicenza e di Veneto Banca. Venti miliardi di cui cinque sono serviti per comprare il 75% del capitale di Mps, 6-700 milioni sono stati dati in garanzia per l’acquisizione delle due Popolari venete da parte di Intesa-San Paolo, operazione quest’ultima andata in porto ma senza spendere i soldi. In totale, ne sono rimasti una quindicina nel bilancio dello Stato.Come sintetizzato dal Corriere della Sera, il governo si trova così di fronte al rischio di finire imbottigliato in un bel paradosso: dovesse esplodere davvero la crisi, Di Maio e Salvini finirebbero per ricorrere ai fondi previsti da un decreto  del governo Gentiloni, lo stesso che i due leader della maggioranza gialloverde avevano ampiamente demonizzato in campagna elettorale, identificando il Pd come il male assoluto. Un’eventualità che nessuno intende, per ora, prendere seriamente in considerazione, ma che potrebbe di colpo farsi attuale a partire dal prossimo 2 novembre, quando le banche dovranno affrontare gli stress test e la perdita di valore dei titoli detenuti nei loro attivi potrebbe spingere a un intervento.Salvini e Di Maio continuano a predicare la calma e si dicono tranquilli. Il ministro Tria, di contro, ha ammesso che un spread costantemente sopra i 300 non è tollerabile nel lungo periodo. Lo stesso Gentiloni ha spiegato: “Nessuno persona assennata può tifare contro l’interesse del Paese. Ma c’è una differenza tra oggi e allora: quel fondo era stato stanziato in un contesto di stabilità finanziaria. Adesso non è più così. Tutti pensavano che 5 Stelle e Lega non avrebbero mantenuto le loro promesse, invece il vincolo elettorale lo stanno onorando. Purtroppo”.

“Salta tutto, ecco quando si vota”. Fonti confessano il piano segreto di Salvimaio

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Retroscena. Calenda e la cena Pd, ecco perché era così indigesta https://www.business.it/salta-la-cena-dei-vertici-del-pd-a-casa-calenda-lannuncio-dellex-ministro/ Tue, 18 Sep 2018 06:23:49 +0000 https://www.business.it/?p=31449 Tutti a cena a casa mia. Anzi no, lasciamo stare. Alla fine l’ex ministro Carlo Calenda ha preferito fare un passo indietro e ritirare l’invito lanciato a Matteo Renzi, Paolo Gentiloni e Marco Minniti “per essere operativi” in vista del congresso del Partito Democratico, un incontro che sarebbe dovuto andare in scena a Roma e… Leggi tutto »Retroscena. Calenda e la cena Pd, ecco perché era così indigesta

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Tutti a cena a casa mia. Anzi no, lasciamo stare. Alla fine l’ex ministro Carlo Calenda ha preferito fare un passo indietro e ritirare l’invito lanciato a Matteo Renzi, Paolo Gentiloni e Marco Minniti “per essere operativi” in vista del congresso del Partito Democratico, un incontro che sarebbe dovuto andare in scena a Roma e che invece non si farà, visto il momento delicato e la reazione stizzita dei militanti in rete. Mentre in sondaggi continuano a evidenziare la profonda crisi del centrosinistra, l’organizzazione di cene e pranzi ha fatto infuriare gli elettori e spinto Calenda ad annullare un appuntamento “inutile e dannoso”. Una scelta arrivata mentre si prospettava un altro incontro conviviale, come racconta il Corriere della Sera: un appuntamento in trattoria promosso da Nicola Zingaretti, al momento unico candidato alla segreteria dem, deciso a sedersi a tavola “un operaio, un imprenditore, uno studente, un professore per chiedere loro: Dove abbiamo sbagliato?”. A quel punto si era creata, così, una grottesca sfida per avere come ospite Paolo Gentiloni, al quale Calenda voleva aprire le porte della propria abitazione romana e che però lo stesso Zingaretti si era affrettato a invitare a sua volta: “Paolo Gentiloni ha detto cose sagge sul tema del nostro modo di discutere per mettere al centro il congresso e la partecipazione, le condivido in pieno anche questa volta”.L’idea di mostrare agli elettori, che già rumoreggiavano sui social, un partito più incline all’abbuffata che alla riflessione, ha spinto alla fine Calenda al dietrofront: “Dopo 24h di polemiche interne e amenità varie,a partire dalla disfida delle cene, ho cancellato l’incontro”. Il segretario del Pd Maurizio Martina, intanto, continua il suo tour: ieri era ai cancelli dello stabilimento Amazon, vicino Piacenza e poi a Reggio Emilia con Graziano Delrio in una delle periferie penalizzate dai tagli varati da Lega e M5S: “Stop alle polemiche, io penso alla manifestazione in piazza del Popolo del 30 settembre”.

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Pensioni, ancora nessun accordo tra Gentiloni e i sindacati https://www.business.it/pensioni-ancora-nessun-accordo-tra-gentiloni-e-i-sindacati/ Thu, 07 Dec 2017 06:29:24 +0000 http://www.business.it/?p=15602 Gentiloni prova a chiudere con i Sindacati. La CGIL storce il naso, le altre sigle sembrano essere d'accordo. E l'intesa non è stata raggiunta

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Pensioni, Gentiloni lancia un segnale ai sindacati

Doveva essere un confronto risolutivo, invece ha portato altro caos. L’incontro tra Sindacati e Governo ha portato ad un nuovo scossone sul tema pensioni: infatti attualmente c’è ancora una spaccatura tra le proposte avanzate in merito dalle autorità e le richieste da parte dei sindacati.
Nell’ultimo incontro il Premier Gentiloni ha rilanciato ancora una volta sul tema pensioni, proponendo 300 milioni di stanziamento per il sistema previdenziale. Ma a quanto pare la partita si gioca tutta sulla questione pensioni delle donne. È proprio su questo argomento che non sembrano esserci delle idee congrue da parte del Governo.
La leader della CGIL Susanna Camusso continua a non voler accettare la Riforma delle Pensioni, parlando addirittura di Grande insufficienza. Tutto lo sforzo compiuto dal Governo fino a questo momento sembra essere inutile: ricominciare da capo e prolungare ancora i tempi oppure trattare ancora per cercare di diminuire le distanze? I dubbi a quanto pare sono ancora molti.
Leggi anche: Pensioni e attualità: Tito Boeri sull’adeguamento dell’età pensionabile

gentiloni-annuncio-su-laurea-in-scienze-gastronomichePensioni: mossa politica della CGIL?

Questo stallo sempre più frequente da parte dei sindacati sembra essere dovuto alle richieste sempre più esigenti, ma c’è chi parla di un’astuta mossa politica. A quanto pare i movimenti della stessa Camusso sembrano essere delle mosse politiche per poter facilitare la corsa del Movimento Democratico e Progressista, ma la stessa leader del Sindacato ha respinto le accuse al mittente.
A quanto pare la CGIL è un organo troppo grande per poter essere affiancato ad un partito. C’è distacco dalla politica, ma i continui rifiuti potrebbero insospettire gli addetti ai lavori, che stanno cercando di presentare una Riforma sempre migliore per poter ottenere un sì definitivo.
A quanto pare la contestazione arriverebbe sulle cifre: i lavoratori a quota 76 non sono 20.000, ma soltanto 4.000. Anche le risorse hanno ricevuto una critica: i 63 milioni sono troppi pochi, ne servono dei più. Al momento lo sforzo del Governo sarebbe comunque troppo ampio per poter raggiungere tutte le cifre richieste: i prossimi incontri divetteranno decisivi ai fini di una risoluzione positiva, ma stando alle ultime parole della Camusso, le parti sono molto lontane.
Leggi anche: Pensioni donne: proposte dei partiti sulle possibilità di anticipare l’età pensionabile

Il pacchetto di provvedimenti sulle pensioni proposto dal Governo

Ma quali sono i provvedimenti proposti dal Governo su questa Riforma pensioni? Sono ben dodici i punti, con l’esenzione di 15 categorie per quanto riguarda i lavori usuranti, l’allargamento all’Ape Social, un anno di sconto per ogni figlio riguardo alle lavoratrici e impegno sugli incontri per giovani e donne.
Al momento la Camusso non vuole ancora accettare nessun provvedimento, mentre Anna Maria Furlan, segretario della Cisl, ha accettato questo pacchetto proposto. Qualche dubbio per Carmelo Barbagallo, che non è pienamente d’accordo sulla questione.
Gentiloni lo ha definito un provvedimento molto buono, ma a quanto pare la CIGL rimane la sigla dei sindacati più difficile da affrontare. Nei prossimi giorni si giocheranno partite fondamentali, ma se la distanza con alcune sigle è minima, con quella della Camusso potrebbe creare uno strappo notevole. Bisogna assolutamente chiudere, altrimenti si rischieranno anche eventuali sanzioni da parte dell’Unione Europea. Nei prossimi giorni capiremo come agirà il Governo su uno dei temi più delicati.

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Green Economy, Gentiloni: un pilastro della competitività e una fonte di nuovo lavoro https://www.business.it/green-economy-gentiloni-un-pilastro-della-competitivita-e-una-fonte-di-nuovo-lavoro/ Tue, 05 Dec 2017 06:30:50 +0000 http://www.business.it/?p=15443 Green Economy: questo il tema del discorso di Paolo Gentiloni in occasione del commento del dossier "Green Italy 2017". Per il nostro Premier, investire nell'economia green è necessario e proficuo

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Il Premier Gentiloni fa il punto sulla green economy

“Mai come adesso la green economy è uno dei pilastri della competitività italiana, oltre che della sostenibilità del nostro sistema”: con queste parole il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, è intervenuto durante l’evento di presentazione, tenutosi presso Palazzo Chigi, dell’ottavo rapporto compilato sul tema da Fondazione Symbola e UnionCamere. Il dossier, chiamato programmaticamente “Green Italy 2017”, come ogni anno si propone di fare il punto sullo stato dell’economia verde nel Paese.
Nel rapporto vengono suggerite prospettive di sviluppo non solo sul terreno dell’innovazione e della ricerca, ma anche delle energie rinnovabili e della possibilità di creare o riqualificare nuovi posti di lavoro a partire dai comparti tradizionali. E l’intervento del Premier, presente assieme a Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente della Camera, è stato volto a mettere in risalto i numeri di un comparto “sempre più strategico per le nostre imprese”.
Leggi anche: Politica italiana e green economy: i nostri esponenti non la considerano quanto dovrebbero

Coniugare ambiente e lavoro

La green economy coniuga le buone pratiche volte a rendere più sostenibile l’economia italiana e il tentativo di dare una scossa a livello occupazionale, rendendo il Paese più competitivo sui mercati internazionali. Paolo Gentiloni ha sottolineato quest’aspetto e ha spiegato come, se prima ambiente e lavoro sembravano due valori contrapposti, “oggi abbiamo chiaro che l’economia verde è uno dei pilastri della competitività e questa è la migliore risposta alla crisi economica”.
Il Presidente del Consiglio ha anche sottolineato che le sfide ambientali sono oramai rilevanti, in positivo come in negativo, ma ricordando che dalle minacce spesso nascondono grandi opportunità: secondo il Premier, grazie alla Strategia Economica Nazionale (SEN) intrapresa dal Governo, si è cercato di incoraggiare delle tendenze naturali già in atto, stimolando dunque le imprese a investire maggiormente.
Leggi anche: Green economy, l’Italia si pone con decisione nel gruppo di testa dei Paesi europei

Investire sull’economia verde

Parlando del decisivo impulso che può dare la green economy, Paolo Gentiloni ha citato a margine della presentazione del rapporto di Fondazione Symbola e UnionCamere tutti gli interventi compiuti dall’esecutivo per dare un nuovo quadro normativo nel settore ambientale. Oltre ai provvedimenti relativi alla cosiddetta Industria 4.0, il premier ha speso parole di elogio per gli ecobonus contenuti nell’ultima Legge di Bilancio.
Gli ha fatto eco Ermete Realacci: “Le imprese verdi sono quelle più efficienti” ha ricordato il Presidente della Commissione Ambiente, aggiungendo anche che l’innovazione green rappresenta un’opportunità da non perdere: a suo dire, è innegabile la convenienza a investire in questo settore, ma anche la tendenza a creare posti di lavoro e a ridefinire “l’estetica delle città” grazie ai suddetti bonus fiscali riproposti nel 2018.

green-ecoonomy-la-posizione-di-Gentilonigreen-ecoonomy-la-posizione-di-GentiloniAlcuni dati dal rapporto “Green Italy 2017”

Ma quali sono i numeri della green economy in Italia? Dal rapporto presentato lo scorso 22 novembre nella sede del Governo si apprende che, negli ultimi sei anni, sono circa 355 mila le imprese operanti nel settore dei servizi (il 27,1% del totale) che hanno deciso di investire nelle “tecnologie verdi”, contribuendo ad abbattere le emissioni di CO2 e a risparmiare un notevole quantitativo di energia. Non solo: il comparto manifatturiero fa registrare dati se possibile più incoraggianti (33,8%) ma, in generale, sono interessanti le prospettive di sviluppo.
Infatti, complice la parziale ripresa economica, sono 209 mila le aziende che hanno investito, o intendono farlo entro dicembre 2017, sulla sostenibilità e sull’innovazione ambientale. Infine, il rapporto stilato dalla Fondazione Symbola fa luce anche sulla situazione dei green jobs (tra cui, gli installatori di impianti termici a basso impatto, gli ingegneri energetici e gli agricoltori biologici): in questo caso si parla di ben 3 milioni di occupati, pari al 13,1% del dato nazionale, ai quali andranno poi aggiunti i nuovi 320mila lavoratori stimati per quest’anno.

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Laurea in scienze gastronomiche, corsi riconosciuti dal Miur: l'annuncio di Gentiloni https://www.business.it/laurea-in-scienze-gastronomiche-corsi-riconosciuti-dal-miur-lannuncio-di-gentiloni/ Mon, 04 Dec 2017 06:30:10 +0000 http://www.business.it/?p=15445 Dall'Università del Gusto di Pollenzo al resto d'Italia: i corsi di laurea in scienze gastronomiche annunciati dal premier. La novità riguarda triennali e magistrali

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Nasce ufficialmente la laurea in scienze gastronomiche. La notizia testimonia ancora una volta quanto sia cresciuta l’importanza della gastronomia anche a livello accademico.

L’annuncio di Gentiloni

In questo processo di crescita che appare sempre più inarrestabile, l’Università delle scienze gastronomiche e la Scuola di Pollenza rappresentano veri e propri precursori nel nostro Paese.
La consacrazione definitiva è arrivata lo scorso 20 novembre, direttamente dalle parole del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. In occasione dell’inizio del quattordicesimo anno accademico dell’università, il premier ha annunciato la nascita della laurea in scienze gastronomiche, finalmente riconosciuta ufficialmente dal Miur.
L’evento, secondo quanto dichiarato dallo stesso Gentiloni, rappresenta “una grande conquista” per l’Italia. Nonostante ammetta il “ritardo” con cui il Paese ha raggiunto questo traguardo, il premier si è mostrato entusiasta e positivo.
Gentiloni ha detto di sentirsi come a casa, in quella struttura tanto voluta dal gastronomo, attivista e scrittore Carlo Petrini all’inizio del nuovo millennio. Nato dall’associazione Slow Food, il progetto di Petrini è arrivato a costituire un nuovo punto di partenza per l’insegnamento della gastronomia in Italia.
Gentiloni confessa di aver imparato da Petrini “che una spinta a difesa della biodiversità è possibile”. Proprio dai progetti di Pollenzo parte un messaggio che interessa tutto il territorio nazionale. La laurea in scienze gastronomiche rappresenta un’importante novità per l’intero sistema universitario.
Nonostante i tanti aspetti positivi, però, il premier Gentiloni è attento a mettere in guardia da un particolare. Il “recupero della tradizione” non deve portare infatti all’esclusione dell’altro. Il progetto nato dall’idea di Petrini, a parere del presidente del Consiglio, deve essere una difesa dell’identità che tenda a connettere individui e culture diverse tra loro.
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gentiloni-annuncio-su-laurea-in-scienze-gastronomicheI corsi nati da Slow Food

Slow Food, la creatura nata da un’idea di Carlo Petrini, ha quindi portato una grande innovazione nel sistema accademico italiano. In seguito all’annuncio di Paolo Gentiloni, nascono due corsi di laurea in scienze gastronomiche.
Nella fattispecie, si tratta di un corso di laurea triennale in Scienze, Culture e Politiche della Gastronomia, e un corso di laurea magistrale in Scienze Economiche e Sociali della Gastronomia.
La disposizione arriva direttamente dal Miur, con il ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli che ne ha fissato anche il periodo di inizio. La stessa Fedeli, proprio in occasione dell’incontro di Pollenzo, ha dichiarato che i primi corsi di laurea in scienze gastronomiche prenderanno il via dal prossimo settembre.
Evidente anche la soddisfazione di Carlo Petrini. Il presidente di Slow Food ha definito “storico” il nuovo corso di studi appena annunciato. Da Pollenzo parte un progetto innovativo che interesserà tutta Italia, apportando una notevole novità all’istituzione accademica nazionale.
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L’arte della gastronomia

L’obiettivo dichiarato di Petrini è quello di offrire un nuovo modello delle scienze gastronomiche.
Per l’occasione e il traguardo raggiunto, il fondatore di Slow Food ringrazia il ministro Fedeli perché ha davvero “creduto in quest’impresa”, che riempie di orgoglio il gastronomo piemontese.
Come Carlo Petrini, anche Andrea Pieroni, rettore dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche, sono d’accordo nell’individuare soprattutto due componenti principali nel loro settore di competenza. Si tratta della valorizzazione delle conoscenze tradizionali e della proprietà multisciplinare tipica della gastronomia.
Per Pieroni l’istituzione della laurea in scienze gastronomiche è “l’inizio dell’età adulta” per l’università e per gli addetti ai lavori del settore. In Italia, e non solo.

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Pensioni donne: proposte dei partiti sulle possibilità di anticipare l'età pensionabile https://www.business.it/pensioni-donne-proposte-dei-partiti-sulle-possibilita-di-anticipare-leta-pensionabile/ Fri, 24 Nov 2017 06:30:36 +0000 http://www.business.it/?p=15140 L'argomento delle pensioni donne è da anni dibattuto in parlamento e ancora non si è trovata una linea comune da seguire, ma in occasione delle imminenti elezioni sono emerse proposte interessanti

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La situazione sul tema pensioni

Il problema dell’età pensionabile è ormai da diversi anni al centro del dibattito politico. In più occasioni partiti del centro destra hanno provato ad abbassare i paletti imposti dalla legge e ad offrire ai già pensionati dei benefit che garantissero una qualità della vita migliore, soprattutto per chi può contare solo sulla pensione minima. Di fatto però nessuna di queste proposte è andata a buon fine e, al contrario, negli ultimi tempi le normative sulle pensioni donne si sono fatte ancora più severe.
La situazione attuale è indubbiamente motivo di indignazione e sfiducia da parte dei cittadini, che hanno organizzato numerose proteste. La legge Fornero ha costretto migliaia di cittadini in età ormai avanzata a rimanere ancora al lavoro e maturare altri contributi per potersi garantire una vecchiaia un po’ più agiata e, alla luce del malcontento generale, appare molto probabile che questo decreto sarà il primo a cadere dopo le elezioni del 2018. Naturalmente i principali partiti si sono mossi subito, esprimendo il proprio parere e muovendo nuove proposte che possano portare dalla loro parte il maggior numero possibile di voti.
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Le proposte dei partiti

Matteo Salvini, leader affermato della Lega, ha dichiarato senza mezzi termini che il suo primo impegno al governo sarà rivedere completamente e correggere tutte le riforme volute da Monti sul tema delle pensioni donne. Il Movimento Cinquestelle ha cercato di mantenere maggiore cautela, spiegando che è necessario mantenere l’impianto attuale.
Anche per i grillini è comunque necessaria qualche modifica e servirebbe allargare le maglie per l’uscita anticipata soprattutto per le categorie più delicate. Tra gli esperimenti da recuperare ci sarebbe ad esempio l’Opzione Donna della Fornero, per cui le donne di 57 o 58 anni con 35 anni di contributi potrebbero andare subito in quiescenza con perdite secche del 35 o del 30%.
Il governo dovrebbe prorogare queste misure sperimentali, magari usando quelle risorse ancora non sfruttate. In alternativa si possono trovare anche altri fondi, non solo perché sarebbe più giusto. Questi sistemi permettono di risparmiare molto denaro e i capitali non usati nel 2016 ammontano a 58 milioni, stando a quanto dichiarato dall’Istituto di Previdenza. Il rischio è che questi fondi vengano impiegati per altri progetti, ma è intenzione dei Cinquestelle battersi per evitare che ciò succeda.
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L’opinione dei sindacati

Accanto a numerosi partiti politici, anche i sindacati sono scesi in campo per protestare e richiedere qualche modifica per quanto riguarda le pensioni donne. L’intervento sui dossier attualmente disponibili dovrebbe avvenire il prima possibile e, nonostante le dichiarazioni contrarie del premier Gentiloni, le voci che si uniscono agli appelli continuano a crescere.
Il segretario generale della UIL Carmelo Barbagallo ha recentemente affermato che andare in pensione a settant’anni è un male impensabile contro cui bisogna battersi con tutte le forze. Il sindacato sta sottoponendo all’attenzione del governo delle richieste circa la flessibilità in uscita, domandando anche il congelamento dello scatto automatico dell’aspettativa di vita.
Sempre Salvini ha insistito con la sua linea dura condannando apertamente l’Ape, l’Anticipo Pensionistico sulla bocca di tutti in questi ultimi mesi. Il leader della Lega ha affermato senza peli sulla lingua che si tratta di una fregatura di carattere colossale e che è sua ferma intenzione contrapporsi a tutto ciò.

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Pensioni, si cerca l'accordo tra governo e sindacati, ma le distanze sono ancora ampie https://www.business.it/pensioni-si-cerca-laccordo-tra-governo-e-sindacati-ma-le-distanze-sono-ancora-ampie/ Tue, 21 Nov 2017 06:30:50 +0000 http://www.business.it/?p=14746 Pensioni, la nuova apertura avanzata dall'esecutivo sul calcolo della speranza di vita sembra segnare dei passi in avanti, giudicati però non risolutivi dalle varie centrali sindacali

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La discussione sulla speranza di vita

La questione delle pensioni continua a caratterizzare con grande forza gli scenari politici. L’ultima apertura formulata dall’esecutivo, che si adeguerebbe in tal modo ad una ridefinizione dei criteri di calcolo della speranza di vita su cui si dovrebbe impostare l’età pensionabile, si accompagna infatti ad un giudizio negativo da parte dei sindacati sul complesso delle risposte governative.
In particolare a scavare il solco tra le controparti è la decisione del governo di non allargare l’elenco dei lavori che dovrebbero essere esentati dall’aumento che scatterà nel 2019, quando l’età pensionabile dovrebbe salire a 67 anni e di mantenere il punto su criteri di accesso giudicati punitivi dalle centrali sindacali.
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pensioneIl punto sulla situazione

Per quanto riguarda la prima questione, l’esecutivo non sembra intenzionato a derogare dai quindici lavori previsti, ovvero gli undici che già facevano parte dell’elenco per l’Ape social, più i lavoratori della siderurgia, della pesca, i marittimi e gli agricoltori.
In relazione alla seconda questione, invece, il governo continua a promuovere l’ipotesi che prevede trentasei anni di contributi oltre a sei anni di lavoro gravoso durante gli ultimi sette, condizione quest’ultima che dovrebbe essere dimostrata dai richiedenti.
Inoltre sembra disposto a prendere in considerazione l’ipotesi di un ritorno alla situazione preesistente nel caso invece l’aspettativa di vita facesse registrare una diminuzione soltanto nel biennio successivo a quello in cui avverrebbe la rilevazione.
Nonostante il dissenso formulato dai sindacati, il Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, si dice invece convinto del fatto che la discussione in atto sulle pensioni sia estremamente positiva.
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pensioniUn giudizio non condiviso dai sindacati

I sindacati dal canto loro non esitano a manifestare il loro scontento per il modo in cui sta procedendo la discussione sulle pensioni. In base alle indiscrezioni emerse sinora, l’esecutivo avrebbe infatti dato la sua disponibilità a salvare circa 20mila lavoratori, un numero giudicato ancora troppo esiguo dalla controparte, che punta decisamente ad allargare la platea dei potenziali beneficiari.
Se da più parti si continua a dare per scontato un accordo finale, va però sottolineato come il tempo a disposizione non sia più molto, considerato che l’ultimo round dovrebbe aver luogo il 14 novembre, quando si terrà il vertice conclusivo tra i sindacati e il Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni.
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pensioniIl mondo politico chiede un rinvio

Mentre va avanti la trattativa, il mondo politico si interroga sulle mosse da mettere in campo per cercare di non rimanere con il cerino in mano a pochi mesi da una tornata elettorale che si preannuncia estremamente complicata.
Va infatti ricordato come l’aumento dell’età pensionabile in base all’aspettativa di vita sia vista con un certo fastidio in un Paese che continua ad essere gravato dal problema di una disoccupazione giovanile troppo elevata.
Sia il centrosinistra che il centrodestra, quindi, propongono un rinvio, almeno di un semestre, per il varo del decreto ministeriale che aumenterebbe l’età pensionabile a 67 anni nel 2019. Un tentativo di neutralizzare gli effetti politici di una questione che potrebbe danneggiare non poco le sorti elettorali dei partiti che hanno votato a favore della legge Fornero.
A trarne ulteriore vantaggio potrebbe essere il Movimento 5 Stelle, il quale non ha appunto partecipato alla votazione del provvedimento e che di conseguenza potrebbe passare all’incasso nel corso delle elezioni politiche che si svolgeranno in primavera. Considerato quanto accaduto con il voto per il rinnovo dell’assemblea regionale siciliana, sembra che i timori di una ulteriore avanzata del movimento fondato da Beppe Grillo siano tutt’altro che infondati.

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Politica italiana e green economy: i nostri esponenti non la considerano quanto dovrebbero https://www.business.it/politica-italiana-e-green-economy-i-nostri-esponenti-non-la-considerano-quanto-dovrebbero/ Tue, 31 Oct 2017 06:29:10 +0000 http://www.business.it/?p=13921 Si sente spesso parlare di green economy: che cos’è? Su quali principi si basa? Ma soprattutto come funziona? La green economy è un modello di economia che ha lo scopo di ridurre l’impatto ambientale attraverso provvedimenti in favore dello sviluppo sostenibile. C’è però differenza tra la green economy e lo sviluppo sostenibile, perché mentre la… Leggi tutto »Politica italiana e green economy: i nostri esponenti non la considerano quanto dovrebbero

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Si sente spesso parlare di green economy: che cos’è? Su quali principi si basa? Ma soprattutto come funziona?
La green economy è un modello di economia che ha lo scopo di ridurre l’impatto ambientale attraverso provvedimenti in favore dello sviluppo sostenibile. C’è però differenza tra la green economy e lo sviluppo sostenibile, perché mentre la prima ha comunque lo scopo di fare business in modo sostenibile e consapevole, il secondo è un principio di economia che si basa sul rispetto dell’ambiente dell’intero processo industriale.

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Cosa pensano gli italiani

La green economy può essere anche una scelta non legata all’etica, ma solo al fatturato. Molte aziende al giorno d’oggi preferiscono rimodernare il proprio marchio effettuando scelte green poiché conoscono il forte impatto mediatico. Sono infatti numerose le banche e i colossi finanziari che scelgono di fare soldi investendo in questo settore. In cosa si traduce concretamente la scelta della green economy? L’uso di energie rinnovabili ed efficienza energetica, riduzione dei consumi, riciclaggio dei rifiuti. Secondo le statistiche ufficiali, il 58% degli italiani è bene informato sulla green economy ed il 64% sarebbe disposto a pagare di più  se questo comportasse  consumare energia 100% rinnovabile o prodotti bio certificati.
Chi non va incontro ai cittadini e a cosa pesano dell’economia verde è il governo del nostro paese.

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La politica italiana e la green economy

Tutti gli schieramenti e tutti i leader sembrano lontani dal prendere in considerazione tale argomento nei programmi elettorali. L’unico è il Ministro Gentiloni, che nei suoi discorsi ha affrontato l’argomento, ma spesso in maniera poco approfondita. Se infatti consideriamo i dibattiti politici in tv, la politica interna fa la parte del leone prendendo quasi tutto il tempo a disposizione, circa il 35%. Il resto viene diviso tra immigrazione ed economia nazionale.
I dati provengono da due indagini realizzate in collaborazione con la Fondazione per lo sviluppo sostenibile dell’Osa – Osservatorio Sviluppo Sostenibile e Ambiente nei Media (“Le parole dei leader nei Tg prime time e i temi di green economy” e “La green economy nelle città”).

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green-economy

L’esempio della Francia

La green economy sta quindi a cuore solo per questioni meramente economiche. Pare infatti che la nostra politica non ne abbia colto il potenziale, soprattutto a livello comunicativo. Ma se Renzi, Berlusconi & Co non ritengono rilevante l’argomento, negli altri paesi il tema è largamente affrontato dai politicanti. Il Presidente Francese Macron ha parlato a lungo durante e dopo la sua elezione della cosiddetta Transition Ecologique, che prevede una riduzione delle emissioni di gas serra e l’attuazione dell’Accordo di Parigi sul clima. Gli ecologisti francesi lo hanno votato, credendo ai suoi propositi e contribuendo alla sua vittoria. Resta da vedere se sarà un esempio anche per l’Italia, attuando una politica Green che risponda alle esigenze dei cittadini francesi.

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Sgravi fiscali per le assunzioni dei giovani under 35 nella manovra economica per il 2018. Via libera da parte del governo https://www.business.it/sgravi-fiscali-per-le-assunzioni-dei-giovani-under-35-nella-manovra-economica-per-il-2018-via-libera-da-parte-del-governo/ Fri, 27 Oct 2017 05:30:27 +0000 http://www.business.it/?p=13780 Gli sgravi fiscali per l'assunzione degli under 35, con la nuova finanziaria sono una realtà

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La manovra di bilancio prevede sgravi fiscali per le assunzioni dei giovani

La finanziaria 2018 è stata varata con una misura molto importante per quanto riguarda il mondo del lavoro. Contiene infatti la possibilità di usufruire di uno sgravio fiscale alle aziende che assumono dei lavoratori under 35. La decontribuzione è pari al 50% dell’importo dovuto e si applica per tre anni dalla data di assunzione.
Un via libera che dovrebbe agevolare l’ingresso nel mondo del lavoro di molti giovani, un impegno che il governo guidato da Paolo Gentiloni si era preso sin dal suo insediamento. Lo stesso Premier, parlando della manovra ha detto “Niente lacrime e sangue, faro su crescita e lavoro per i giovani”.
Nelle regioni del Sud la misura varata dal Governo è ancora più favorevole per la decontribuzione sale al 100% dell’importo. Lo sgravio fiscale vale anche per le assunzioni che saranno effettuate nei due mesi restanti del 2017.
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Le dichiarazioni del governo

Relativamente a questa manovra, che in totale vale 20 miliardi di euro, il premier Gentiloni ha rimarcato che la stessa è “utile per l’economia”, oltre ad essere snella, e arriva dopo che nei mesi precedenti da parte di molti si parlava di una manovra finanziaria che avrebbe portato agli italiani “lacrime e sangue”.
Lo stesso premier ha sottolineato come l’azione di questo governo sia la logica continuazione di quanto era stato portato avanti da quello precedente, guidato da Renzi, e che sicuramente troverà in Parlamento non solo il sostegno dei partiti che compongono la maggioranza, ma anche il “senso di responsabilità” degli altri gruppi.
L’obiettivo di questa manovra era, secondo il premier, quello di non introdurre nuove tasse, evitare l’aumento dell’aliquota IVA ed altri balzelli accessori come le accise.
Un altro impegno che il governo ha mantenuto, secondo Gentiloni, è quello relativo agli aumenti destinati al personale del pubblico impiego, con il rinnovo del contratto che arriva dopo circa 10 anni e va anche incontro alle richieste che erano state presentate da parte dei sindacati. L’aumento sarà di 85 euro al mese, per un totale di spesa pari a 1,7 miliardi di euro.
Anche Carlo Padoan, ministro dell’Economia, ha parlato di “svolta”, dichiarando che questa manovra consente all’Italia di avere una robusta crescita, specialmente per le fasce “più bisognose” della popolazione e quelle che abitano nelle zone meno avanzate.
Il ministro ha espresso la convinzione che il nostro Paese, dopo diverso tempo, sia uscito dalla crisi e si avvii verso una fase di crescita, aiutata anche da investimenti pubblici. Importante, secondo Padoan, anche la misura a favore delle imprese private che possono usufruire, oltre che degli sgravi fiscali anche del superammortamento e dell’iperammortamento.
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Le altre misure della finanziaria

Per evitare aumenti di imposte, la finanziaria contiene anche una norma che prolunga, per tutto il 2018, lo stop attualmente in vigore agli aumenti per i tributi locali, oltre che per le addizionali comunali e regionali delle imposte statali.
Una misura che dovrebbe dare nuovi spunti al lavoro è rappresentata dal “Bonus giardini“, con il quale si introducono degli sgravi fiscali, pari al 36%, sulle spese che vengono fatte per curare il verde nelle case private. In questa casistica rientrano sia i giardini che i terrazzi e la validità è estesa anche ai condomini.
Per quanto riguarda l’ambito pensionistico sono stati introdotti dei ritocchi all’Ape Social, che riguardano le donne. Per loro infatti sarà possibile ottenere uno “sconto” di sei mesi per ogni figlio, con un tetto massimo stabilito in 24 mesi. Nel contempo la Rita, “Rendita integrativa temporanea anticipata”, è stata resa più semplice e stabilizzata.
La manovra intende dare anche una maggiore spinta agli investimenti pubblici sia delle amministrazioni locali che di quelle centrali, mediante una maggiore disponibilità di denaro, quantificata in 300 milioni di euro per il prossimo anno, 1,3 miliardi di euro nel 2019 e 1,9 miliardi di euro nel 2020.
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